Isabella Zoboli, natura e tecnica.

“La giovinezza sta nel provare ogni giorno le proprie idee e passioni contro la realtà, per vedere se
tagliano”
diceva Ugo Ojetti, noto giornalista e critico d’arte. Possiamo davvero dire che i sogni della stilista ventitreenne Isabella Zoboli sono parecchio affilati. Si parla della nuova vincitrice del concorso concorso Next Generation 2013, promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana, sfilando alla Milano Fashion Week con una collezione Autunno Inverno 2013/2014 Uomo/Donna, particolarmente originale, decretata infine unica vincitrice del concorso. Una collezione sia per uomo che per donna dunque, ma Isabella afferma che «avevo un’idea precisa che andava bene sia per lui che per lei: anche se il mio primo interesse restano i capi da uomo, sempre e comunque». Infatti, la moda maschile rimane il punto di partenza e di ispirazione per tutti i progetti.

La stilista emergente afferma di guardare al mondo della moda, fatto di disegni e materiali da plasmare, con un occhio sempre alla musica, specie rock anni ’60 e ’70, mentre si sente ispirata dai disegnatori delle maison di Prada e Trussardi.

Nata in provincia di Reggio Emilia, diplomata allo IED in Fashion Design di Milano, dopo un tirocinio da Max Mara per la linea Pennyblack, Isabella conquista Milano e subito dopo viene assunta all’ufficio stile dalla maison Fendi a Roma. A settembre 2013 presenta un’altra sua creazione: a Palazzo Giureconsulti a Milano sfila la sua collezione Donna primavera estate e colpisce ancora. Lo stile prende spunto dalle linee dell’abbigliamento maschile ma gioca sui volumi del corpo femminile, infatti la collezione è ispirata al guardaroba maschile, interamente rivisitato all’insegna della naturalezza, ampiezza morbidezza, rielaborato in chiave più sofisticata.

I colori sono cupi e naturali, dal nero predominante ai toni della terra, ruggine. Il lato urban – rock e sportivo, espresso con un mix di tessuti tecnico-sportivi e materiali naturali come sete lucide e pelle, variamente lavorata e intarsiata, si incontra con il lato femminile della eleganze e naturalezza delle forme. Afferma la stilista: «Mi piace mantenere il binomio “natura-tecnica” che mi permette di scoprire nuove soluzioni formali e accostamenti di materiali opposti, esaltare l’immagine naturale dei capi e allo stesso tempo celare un lato più cittadino e urbano».

Il genio creativo della Zoboli affila la sua spada e continua a colpire, avanzando nell’intricata giungla del mondo della moda, di cui sembra conoscere le scorciatoie più segrete. Con grande speranza, la attendiamo al varco.

Elena Marino