“..la pioggia è un bacio azzurro che riceve la terra…” così il poeta Federico Garcia Lorca descriveva l’acqua in alcuni suoi versi, e da questi versi nasce un film che ci racconta una storia emozionante, quella dell’acqua.
Cosa accade dietro a quel semplice gesto di bere un bicchiere d’acqua o l’aprire un rubinetto? Ce lo racconta “IL bacio Azzurro” The Blue kiss, un film tutto italiano diretto dal regista Pino Tordiglione che concorre alla V^ edizione del “Best Practices Award 2014″ dell’ONU.
Il film è stato girato sui luoghi d’acqua d’Irpinia, tra le sorgenti di Cassano, Montella, Volturara, Caposele che, insieme alle sorgenti di Serino, rappresentano uno dei bacini acquiferi più grandi del Pianeta. Il progetto “Il Bacio Azzurro”, voluto da Alto Calore Servizi S.p.A., acquedotto Irpino-Sannita, è stato pensato verso la fine dell’anno 2012 in occasione del 75° anniversario dallla sua fondazione, voluto da Benito Mussolini nell’anno 1938, evento, quest’ultimo, che ricadeva nel 2013 con la proclamazione dell’anno mondiale dell’Acqua da parte dell’Onu per la cooperazione e la tutela della risorsa idrica di cui l’Irpinia detiene uno dei bacini tra i più grandi del Pianeta -15.000 litri di acqua al secondo con oltre un migliaio di sorgenti. Partecipano a questo film attori come Remo Girone, interprete di film internazionali; Sebastiano Somma, conosciutissimo interprete di fictions nazionali; Claudio Lippi, showman di talkshow italiani e amato dal pubblico delle casalinghe; il minore Lorenzo d’Agata, attore doppiatore, amato dal pubblico dei ragazzi. L’acqua è un elemento di vita, distruzione e speranza, unico ad essere presente in tutte e tre le forme, solida liquida ed aeriforme, un bene prezioso da tutelare e salvare, “Finché c’è Lei ci sei tu!” questo è il messaggio che vuole comunicare questo lungometraggio che racconta questa fantastica avventura.
Agostino Cotugno
Note di regia Il film racconta l’Anima dell’acqua sotto l’aspetto spirituale ed esoterico, Essa viene espressa come entità, persona. E’ narrativa di noi stessi in cicli. L’opera è delicata, romantica, comunica poesia, emozioni: un tutt’uno con le stagioni. Esprime il linguaggio del pensiero, delle intenzioni dell’uomo che riverberano nell’acqua dove tutto diviene dialogo, assume forma, si riflette. Il lungometraggio risalta percezioni, sensibilità, evidenzia l’habitat del suono che proferisce melodie, vibrazioni, bisbigli. Qui tutto è goccia. Qui mamma acqua arretra un po’, cede il passo alle favole del vecchio rabdomante affinché sveli all’uomo il suo antico e magico mistero: la vita.